In un'epoca in cui l'estetica assume un ruolo sempre più centrale nella vita delle persone, la discussione sull'etica professionale diventa cruciale.
Una riflessione iniziata anni fa, dall’incontro di esperti internazionali di medicina estetica, con il supporto di IBSA Derma, e culminata con il Consensus Paper “The Aesthetic Medicine: International Dialogue on the Relationship between Medicine, Beauty And Ethics”.
Un documento che riflette sul concetto di bellezza moderna e sugli aspetti etici della medicina estetica, per definire opportunità e limiti di intervento.
Principi teorici applicati alla pratica tramite la formazione. Per questo, a sei mesi dal Consensus Paper, le principali società scientifiche italiane del settore, Sime di Roma e Agorà di Milano, hanno inserito nel programma formativo una lezione all’insegna di una buona pratica clinica, volta alla trasparenza e responsabilità.
Così a Milano, lo scorso 23 aprile, presso il Centro Clinico e Formativo Agorà, esperti e medici estetici in formazione si sono confrontati su questi temi.
Il Prof. Antonio Gioacchino Spagnolo, direttore del Centro di Ricerca in Bioetica Clinica e Medical Humanities, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro cuore di Roma, ha introdotto il concetto di etica in medicina estetica e i principi bioetici.
Il professore ha sottolineato come l’ascolto empatico e l’educazione del paziente, per aiutarlo a fare una scelta consapevole, rappresentino il giusto viatico.
Ha invitato i medici ad avvalersi di tecnologie avanzate ma anche di tecniche conservative tradizionali, a dedicarsi a interventi estetici come pure alla correzione di difetti funzionali, ad associare pratica clinica e ricerca, al fine di far progredire la disciplina e offrire migliori trattamenti validati.
Andrea Margara, specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica, segretario nazionale Isaps ha facilitato il dibattito tra professionisti grazie a casi clinici con cui gli stessi discenti sono stati chiamati a confrontarsi.
Il tutto con la supervisione e l’incoraggiamento del dottor Riccardo Lazzari, membro del board scientifico di Agorà e coordinatore del primo anno della scuola, che ha anche presentato i risultati di una ricerca sulla percezione dei professionisti su questi temi.
Argomenti che, grazie alla lungimiranza di Ibsa, gli esperti hanno trattato anche in un corso organizzato da Agorà per l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, volto a fornire strumenti per comprendere e comunicare efficacemente le sfide etiche che i professionisti del settore affrontano ogni giorno.
La giornata si è conclusa con un dibattito vivace, segno dell'interesse e della passione condivisa per un argomento che, oggi più che mai, si dimostra di grande interesse. Ibsa Derma conferma così il suo impegno: nello sviluppo di soluzioni innovative per la medicina estetica, ma anche nella promozione di una riflessione etica profonda, indispensabile per il progresso responsabile della disciplina.
Agorà dimostra di aver raccolto il testimone nel insegnamento del suo fondatore. Da tempo il professor Alberto Massirone aveva invitato alla responsabilità. “Di fronte alle richieste di trattamenti il medico deve sempre porre al centro l’etica quale fulcro imprescindibile di approccio alla medicina estetica e nel rapporto con il paziente.
Agorà, in qualità di società scientifica invita sempre tutti i medici estetici a non assecondare le richieste dei pazienti se disgiunte da una logica diagnostica e di trattamento”. Serve rispondere ai desideri estetici, ma altresì comprendere come questi si integrino con il benessere psicologico e sociale del paziente. Il tutto in una logica di partnership, fondata su principi eticamente condivisi.
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