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Bellezza Consapevole: l’importanza dell’evidence-based nella dermocosmetica

Milano, 16 dicembre. Due aziende, una missione comune: il paziente al centro. La sinergia tra Agorà, Società Scientifica Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico(con la sua Scuola SMIEM-Alberto Massirone di formazione quadriennale in Medicina Estetica), e L’Oréal-Vichy, leader mondiale nel settore dermocosmetico, rappresenta oggi un modello di eccellenza per la diffusione delle conoscenze scientifiche in ambito dermatologico.

«Una partnership che, unendo ricerca, formazione e impegno clinico, mira a offrire soluzioni sempre più avanzate per la salute e la bellezza della pelle, soprattutto in un campo che interessa sempre più persone come le iperpigmentazioni», afferma Claudio Plebani, segretario generale della società scientifica Agorà.


Interviene in apertura alla presentazione dell’evento Eugenia Longo, Medical Relations Manager di L’Oréal Dermatological Beauty. D’altronde, «Il dermocosmetico non è più solo un supporto estetico, ma un vero e proprio strumento terapeutico, la cui efficacia è oggi ampiamente evidence-based», sostiene Magda Belmontesi, dermatologa, docente della scuola di medicina estetica e membro del Comitato Esecutivo di Agorà.


Durante l’incontro, tenutosi nel centro congressi dell’Hotel Radisson Santa Sofia, prestigiosa e raffinata struttura nel cuore pulsante di Milano, Agorà e Vichy hanno presentato i risultati di una nuova indagine. Su un campione di oltre 6000 soggetti, è emerso che 1 paziente su 3 soffre di iperpigmentazione, una condizione complessa che comprende diverse tipologie come melasma, macchie solari legate all’invecchiamento (lentigo) e iperpigmentazione post-infiammatoria.


Il melasma, al centro degli studi presentati, è una condizione cronica legata a fattori come l’esposizione ai raggi UV, alterazioni ormonali e stile di vita. «Il melasma è un esempio emblematico di patologia cutanea che richiede un approccio multidisciplinare e integrato, nonché l’educazione e la “complicità” del paziente per il successo della terapia», sottolinea Belmontesi.


La collaborazione tra Agorà e L’Oréal-Vichy ha anche messo in luce il ruolo sempre più cruciale della ricerca scientifica nel settore dermocosmetico. La dottoressa Stefania Guida, dermatologa e ricercatrice del IRCCS Ospedale San Raffaele, ha sottolineato come i progressi nella comprensione dei meccanismi della melanogenesi e dell’invecchiamento cutaneo abbiano portato allo sviluppo di formule sempre più efficaci e sicure.


«Un esempio emblematico è il nuovo siero Liftactiv B3 di Vichy, a base di niacinamide (Vitamina B3) e acido tranexamico. I dati clinici dimostrano una riduzione del 38% della severità del melasma dopo soli cinque mesi di trattamento, con risultati paragonabili a quelli dell’idrochinone al 4%, ma con una migliore tollerabilità cutanea», afferma Ilaria Collino, Medical Communication Vichy - L’Oréal.


Guardando al futuro, Belmontesi ha sottolineato come la dermocosmetica stia evolvendo verso un approccio sempre più personalizzato e integrato, combinando trattamenti topici, tecnologie avanzate e protocolli di prevenzione. «La pelle non è solo un involucro estetico, ma un organo complesso che riflette la salute generale dell’individuo. Investire nella ricerca e nella divulgazione scientifica è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti».



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