Sguardo protagonista sopra la mascherina «Gli occhi, oggi, sono diventati il principale strumento di dialogo, di conseguenza tutti gli sforzi espressivi si concentrano nell'area», -- racconta Stefania Enginoli, medico estetico a Milano. Non sorprende, dunque, l'impennata nella richiesta di ritocchini come la blefaroplastica non chirurgica. «Utilizza il laser CO2 frazionato per scaldare la zona in modo selettivo, provocando una contrazione delle fibre di collagene e il conseguente "sollevamento"dei tessuti. Il numero di sedute dipende dalla gravità dell'inestetismo».Costi da 400 euro a trattamento. «Per attenuare le occhiaie scure è consigliato un peeling schiarente a base di acido tricloroacetico al 15 per cento, associato a punturine di vitamina C e acido ialuronico». Il primo costa 150 euro, le seconde 200 euro. «Per riempire un'area oculare svuotata, invece, vanno bene i filler di acido ialuronico a basso peso molecolare. Si interviene prima sulla zona periostea, poi sopra il muscolo, in modo da agire in maniera mirata». Di solito sono sufficienti due sedute ( 500 euro a fiala). In cima alle richieste per uno sguardo più fresco e riposato svetta ancora la tossina botulinica. Questo perchè basta un solo trattamento per levigare sia le rughe glabellari sia le perioculari e per sollevare leggermente le sopracciglia. Da 300 euro a seduta. Ai trattamenti classici, poi, si sono affiancate nuove metodiche, tra queste il protocollo Beautifeye dei Laboratoires FillMed. «Prevede due fasi: nella prima il medico esegue un peeling delicato con un mix di acido poliidrossilico e gluconolattone», dice Francesco Marchetti, specialista in chirurgia estetica a Roma e a Milano. «Nella seconda parte con un device ad hoc esegue microiniezioni
biorivitalizzanti a base di NCTF, complesso brevettato contenente acido ialuronico, coenzimi, minerali, amminoacidi, vitamine antiossidanti. Raramente compaiono lividi ed ematomi perchè le iniezioni, oltre a essere indolori, sono molto precise e non danneggiano i capillari». Gli effetti di Beautifeye? Potenzia l'idratazione, ripristina l'elasticità della pelle e distende i tratti. In genere sono sufficienti tre sedute, fatte a distanza di 21 giorni una dall'altra. I costi variano dai 150 ai 250 euro l'una.
Ora anche il collo attira l'attenzione
Anche le labbra soffrono per l'uso della mascherina, diventando più screpolate e secche per l'ambiente caldo umido. Una condizione di fragilità che unita, per esempio, alle sigarette incoraggia la comparsa del codice a barre, insieme di sottili rughe verticali sopra il labbro superiore.«Per restituire freschezza ai contorni suggerisco gli skinbooster» consiglia Marchetti. «Si tratta di formulazioni di acido ialuronico Nasha non reticolato, che idratano in profondità e proteggono dai radicali liberi, attenuando nel tempo grinze e rugosità. Da fare in ambulatorio estetico».
Per mantenere giovane il sorriso, stendi emulsioni specifiche idratanti, emollienti e nutrienti al mattino e alla sera, e rinnova con frequenza l'applicazione di uno stick a effetto filmogeno a base di burro di karitè, oli vegetali e vitamine E ed F.
Un'altra parte da maneggiare con cura è il collo, su cui si concentra l'attenzione per effetto della mascherina. Peeling e sedute di luce pulsata aiutano la cute, troppo fragile e sottile, a contrastare il normale invecchiamento e quello indotto dalla luce blu dei device. Da provare EVA o Endo Vibrazione Ablativa: il protocollo di Endosphères Therapy ( www.endospheres.it ), non invasivo, regala un effetto lifting grazie ai tre manipoli, che lavorano in sinergia emettendo diversi tipi di microvibrazioni. Ma i trattamenti estetici non sono l'unica strada.
Maskne e maskitis esigono cure differenti
L'effetto sauna e lo sfregamento del tessuto della mascherina compromettono microbioma cutaneo e film idrolipidico,creando il terreno fertile per la moltiplicazione dei batteri e l'infiammazione della pelle, che può reagire con brufoli, punti bianchi o neri e microcisti (maskne). Oppure può manifestare disagio con rossori, pruriti e irritazione (maskitis), spie di un'epidermide sensibile o dì una dermatite da contatto favorita dalle sostanze potenzialmente irritanti, per esempio i coloranti dei tessuti e gli elastici.
«Maskne e maskitis impongono entrambe di cambiare spesso la mascherina, ma esigono cure differenziate», spiega Mariuccia Bucci. «In caso di maskne opta per un detergente per cute impura o acneica a base di acidi esfolianti, seguito da una crema leggera e seboregolatrice». I peeling medici favoriscono il ricambio cellulare regolando la produzione di sebo. In alternativa la terapia biofotonica con metodica Kleresca agisce con una luce multiled ad alta intensità che attiva il gel fotoconvertitore. Risultato? Si stimola la produzione delle citochine antiinfiammatorie arginando l'acne. Servono dalle quattro alle sei sedute (200 euro l'una). «Se invece soffri di dermatite da contatto rivolgiti al dermatologo, mentre per lenire le irritazioni nebulizza acqua termale e metti emulsioni idratanti e lenitive al massimo, più corpose e sfiammanti la sera».
Comments