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Ritenzione idrica, prevenirla per essere a metà dell'opera

Gambe gonfie non vi temo. Per correre ai ripari ed evitare l'effetto palloncino basta giocare d'anticipo. Ecco come


Di solito una prerogativa delle donne in gravidanza, che soprattutto in estate ne soffrono al punto da preferire di trascorrere ore sdraiate con le gambe sollevate per ridurre l’effetto «palloncino». Ma le gambe gonfie, affette da ritenzione idrica, sono un problema che può interessare chiunque, soprattutto con l’avvicinarsi dell’estate, complici l’aumento dei viaggi in aereo di lungo raggio e i ritmi di vita sedentaria del lungo inverno, che chi lavora davanti allo schermo del computer ci costringere a tenere.


Cosa fare? Un auto-massaggio tonificante, anche con la doccetta fredda a fine lavaggio, applicare regolarmente un trattamento anticellulite, mangiare meglio, bere di più, evitare pantaloni troppo stretti. Tutti buoni propositi che ogni anno ci si ripropone in vista dell’arrivo della stagione più calda. Ma tra il dire e il fare sappiamo che c’è di mezzo tanta pigrizia. Eppure le gambe meritano più attenzione perché a chi piace quando aumentano di volume, sono ultrasensibili e trasmettono una fastidiosa sensazione di pesantezza?

«Il caldo non aiuta perché crea vasodilatazione – spiega prof. Alberto Massirone, presidente della società di medicina estetica Agorà – quindi si dilatano i vasi, si abbassa la pressione e la circolazione rallenta con il risultato che le gambe risultano più gonfie e si avverte maggiormente un senso di pesantezza».


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Fonte Vanityfair.it

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