VISUALIZZAZIONE TRIDIMENSIONALE DELL’APPORTO VASCOLARE DEL LABBRO SUPERIORE ATTRAVERSO MICROTOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (MICRO-CT) E LE SUE IMPLICAZIONI PER LA CHIRURGIA PLASTICA
L’anatomia delle branche arteriose del labbro superiore ed i suoi rapporti con i tessuti molli, nonostante numerosi studi in merito, risultano ancora non descritti alla perfezione in letteratura.
L’obiettivo di questo studio è stato quello di esplorare un metodo per visualizzare i microvasi sanguigni ed i tessuti molli in modo tridimensionale, avvalendosi della microtomografia computerizzata (micro-ct), per ottenere una migliore comprensione dell’afflusso di sangue nel labbro superiore. Gli autori hanno visualizzato il decorso dell’arteria facciale, dell’arteria labiale superiore e altre ramificazioni in 17 cadaveri di feti nati morti, iniettando una soluzione di ossido-gelatinosa e colorante a base di iodio.
Trentaquattro campioni di emi-labbro superiore sono stati ottenuti attraverso micro-ct. Le immagini sono state quindi esaminate e ricostruite tridimensionalmente attraverso il software Inveon.Troviamo l’arteria labiale superiore (ALS) che scorre lungo il labbro superiore, ma riscontriamo anche l’arteriale alare inferiore (AAI), e tra queste due, una complessa ramificazione di piccolissime arterie che hanno il compito di vascolarizzare tutta la porzione basale del naso e sottocutanea del labbro superiore. Di questo plesso avremo arterie incaricate di fornire apporto sanguigno alla cute nel plesso sottocutaneo ed anche arterie profonde incaricate di vascolarizzare sia il muscolo che la mucosa.
Tutto ciò che a livello teorico sembrerebbe semplice, si complica in virtù che la stessa arteria infraorbitaria (IA) prenderà parte di questo plesso vascolare. Perciò nei casi di infiltrazioni nel terzo medio del volto, se accidentalmente si embolizza un ramo della IA che si unisce con il plesso superiore, è molto probabile avere come conseguenza un compromesso ischemico / necrosi tanto a livello nasale come a livello del labbro superiore, visto che una di queste arterie collaterali di piccolo calibro, prendono parte di questo plesso formato dall’arteria alare inferiore e labiale superiore. Gli autori hanno riscontrato sei varianti anatomiche:
- Variante 1: è quella più comune, rappresentata nel 67% dei casi. L’arteria facciale, che da origine alla labiale suuperiore e che si continua attraverso l’arteria nasale laterale che successivamente darà origine alla alare inferiore esuperiore.
- Variante 2: meno frequente, rappresentato nel 15% dei casi. Risulta essere esattamente como la prima variante, con la differenza che prenderanno parte anche rami dell’arteria infraorbitaria (IA).
- Variante 3: si evidenzia una situazione nella quale l’arteria nasale laterale è una arteria terminale, perciò tutta la vascolarizzazione della porzione basale del naso e del bordo del vermiglio sarà esclusivamente a carico della ALS.
- Variante 4: si trovano AF e ALS, ed in questo caso l’arteria nasale laterale (ANL) partirà direttamente dalla labiale superiore, a differenza di ciò che succedeva nella prima variante, quale origine partiva direttamente dalla facciale.
- Variante 5: AAI dipenderà esclusivamente dall’arteria alare superiore, e quindi non sarà un ramo della ANL.
- Variante 6: ALS formerà questo plesso direttamente con IA, e quindi non ci saranno ANL, AAI e AAS che supportino la porzione basale del naso e la parte bianca del labbro.Gli autori hanno ulteriormente verificato che nelle regioni centrali sia del labbro superiore che inferiore, nel 100% dei casi l’arteria labiale si troverebbe a livello del vermiglio. Mentre nelle porzioni laterali, non seguirà nel 100% dei casi il vermiglio, ma si troverà al di sopra di questo.
Riassumendo. Il principale apporto sanguigno per il labbro superiore proveniva dalle arterie alari superiori ed inferiori (AAI-AAS).In alcuni casi, le arterie infraorbitarie e nasali laterali a (IA – ANL) si diravamavanoverso il labbro superiore. Le varianti anatomiche sono state classificate in sei tipi in base ai modelli della composizione vascolare osservata. La cute veniva vascolarizzata dalla rete vascolare sottocutanea, formata da rami ascendenti superficiali delle arterie labiali superiori e alari inferiori.
Il supporto vascolare della mucosa veniva fornito dalla rete vascolare sottocutanea, formata da rami ascendenti profondi della ALS e da rami labiali dell’arteria infraorbitaria. I muscoli invece venivano vascolarizzati da piccoli rami verticali provenienti dai plessi sottocutanei e sottomucosi.
Questo studio, fornisce una nuova visione anatomica del labbro superiore, attraverso la descrizione di microvasi e la loro relazione tra le arterie ed i tessuti molli coinvolti. Queste informazioni, sono di fondamentale importanza per i medici che eseguano infiltrazioni con acido ialuronico a scopo estetico. Dovrebbero tenere in considerazione la possibilità di eventuali complicanze vascolari, anche in zone che prima di adesso venivano considerate “sicure”.
Quindi viene spontaneo fare una riflessione quando si eseguono iniezioni in alcune aree potenzialmente pericolose del terzo medio ed inferiore del volto, specialmente se eseguite con ago. Perciò è fondamentale conoscere in quale profondità troveremo suddetti vasi per cercare di minimizzare al massimo i rischi. In alcuni casi, l’utilizzo della cannula sarebbe sicuramente più indicato e sicuro.
Autore del contributo di commento:
Massimo Vitale - Collaboratore Scientifico Agorà
ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE
OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO
Wiley 2020
DOI: 10.1002/ca.23606
THREE-DIMENSIONAL VISUALIZATION OF BLOOD SUPPLY OF THE UPPERLIP USING MICRO-CT AND IMPLICATIONS FOR PLASTIC SURGERY
Liya Jiang | Ningbei Yin | Yongqian Wang | Tao Song | DiWu | Haidong Li
Introduction: The anatomy of the arterial branches in the upper lip and their relationshipsto soft tissue are not well described in the literature. The purpose of this study was toexplore a method for visualizing the microvessels and soft tissue three-dimensionally togain better understanding of the upper lip blood supply.
Materials and Methods: Seventeen stillborn fetuses were injected with lead oxide–gelatin and stained with iodine. Thirty-four half upper lip specimens were obtainedand scanned by micro-computed tomography. The images were then examined andInveon analysis software was used for three-dimensional reconstructions.
Results: The main supplies to the upper lip were from the superior labial and inferioralar arteries. In some cases, the infraorbital and lateral nasal arteries also branchedoff to the upper lip. The anatomical variations were classified into six types on the basisof the observed vascular composition patterns. The skin was supplied by the subcutaneousvascular network, formed by the superficial ascending branches of the superiorlabial and inferior alar arteries. The mucosa was supplied by the submucosal vascularnetwork, formed by the deep ascending branches of the superior labial artery and thelabial branches of the infraorbital artery. The muscles were supplied by small verticalbranches from the subcutaneous and submucosal vascular networks.
Conclusion: This study provides new anatomical insight into the upper lip by describingthe microvessels and the relationship between the arteries and the soft tissue involved.This is important information for clinical applications in upper lip plastic surgery.
KEYWORDS: anatomy, blood supply to the upper lip, imaging, micro-CT, surgery, three-dimensional visualization
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