L'area perioculare ha riscoperto una sua centralità nei canoni estetici. Un’attenzione che non può essere sottovalutata ma che anzi, grazie a tecniche combinate e sempre più all’avanguardia, regala all’intera zona uno sguardo più aperto e un volto più luminoso.
Lo sguardo, è anche la prima area del corpo a mostrare i segni dell’invecchiamento. Per questo motivo, molte persone, sia uomini che donne, decidono di sottoporsi ad interventi chirurgici o a trattamenti estetici per contrastare e combattere i segni del tempo questi infatti non sono solo di natura meramente estetica ma a lungo possono diventare anche funzionali.
Quando parliamo di “contorno occhi” intendiamo quella precisa zona che circonda gli occhi, nota appunto come area perioculare che ha caratteristiche particolari quali una cute più sottile, con un numero di follicoli piliferi, grasso sottocutaneo, ghiandole sebacee e sudoripare inferiori rispetto al resto del corpo. Anche la circolazione linfatica e sanguigna di questa zona è piuttosto rallentata. Proprio per queste peculiari caratteristiche, la pelle del contorno occhi appare molto suscettibile al ristagno di liquidi e di sangue; inoltre, quest'area risulta chiaramente più secca e permeabile rispetto alle altre zone del viso. Tutto ciò quindi si traduce in una naturale predisposizione verso borse, occhiaie e rughe d'espressione.
Risulta quindi imprescindibile avere un inquadramento completo ed approfondito di quest’area delicata e complessa per poterla trattare con competenza e sicurezza evitando le possibile complicanze, purtroppo in aumento perché spesso legate a trattamenti non adeguati. Proprio per questo, il corso monotematico sul tema svoltosi sabato 20 gennaio 2024, accreditato ECM nel programma di formazione continua Agenas - Ministero della Salute e tenuto dal Dott. Andrea Cordovana approfondiva tutti gli aspetti tecnici, anatomici e funzionali degli inestetismi dell’area con relativo inquadramento clinico e protocolli di trattamento. Particolare menzione alle complicanze, su come prevenirle e su come trattarle in un’area “non per tutti”. Il tutto finalizzato a garantire ai colleghi la possibilità di mettere in pratica già dal giorno successivo quanto appreso.
DATI DELL'EVENTO
Medici presenti | 43 |
Casi live trattati | 6 |
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