top of page

DURATA, COMPORTAMENTO E TOLLERABILITA' DI 5 TIPI DI IALURONIDASI


DURATA, COMPORTAMENTO E TOLLERABILITA' DI 5 TIPI DI IALURONIDASI


Questo lavoro di Casabona et al risulta molto utile per una messa a fuoco non soltanto sull’uso della ialuronidasi in sé, ma soprattutto sulle differenze esistenti fra i vari tipi di ialuronidasi presenti sul mercato.


Sono stati utilizzati 5 diversi acidi ialuronici con differenti caratteristiche fisico chimiche (grado di crosslink, concentrazione, coesività) per valutare l’efficacia di 5 diversi tipi di ialuronidasi. In particolare poi si è indagata l’azione su filler volumizzanti di caratteristiche diverse, l’azione sull’acido ialuronico endogeno tissutale e le differenze nella tollerabilità delle varie ialuronidasi.


Tutte le ialuronidasi sono state utilizzate ad un dosaggio equivalente (4UI). Le infiltrazioni dei diversi acidi ialuronici sono state eseguite, in boli da 1ml e 2ml, sull’addome di soggetti sani che avrebbero poi eseguito una addominoplastica. Ogni soggetto ha ricevuto dunque 10 boli di acido ialuronico (uno da 1ml e uno da 2ml, x5 in funzione dell’uso di 5 diverse ialuronidasi) per ogni tipo di ialuronico per un totale di 100 pomfi, e quindi, immediatamente dopo, ogni pomfo è stato iniettato con 4UI delle diverse ialuronidasi ogni due minuti, tempo medio di azione dell’enzima, fino alla scomparsa clinica del pomfo. I tempi di dissoluzione dei diversi ialuronici sono risultati abbastanza variabili in funzione delle diverse ialuronidasi utilizzate, con una variabilità compresa fra 0,5 e 16 minuti e dosaggi fra 4 e 24UI di enzima. Lo steso test, ripetuto dopo 35 giorni ha dimostrato una variabilità compresa fra 0,5 e 13 minuti e dosaggi fra 4 e 24UI di enzima.


Una ulteriore valutazione è stata fatta iniettando 1ml di due ialuronici volumizzanti (Juvederm Voluma e Belotero Volume) su addomi pre addominoplastica ed iniettando subito dopo dosi di 0, 150, 300, 600, 1200 e 2000 unità della stessa ialuronidasi.


Dopo l’escissione cutanea della cute addominale sono stati fatte anche valutazioni istologiche. In generale, si è visto che all’aumentare della quantità di ialuronidasi iniettata si ha un aumento degli eosinofili nel tessuto, e che, con dosi alte (sopra 300) di enzima si ha un depauperamento di acido ialuronico endogeno, apprezzabile anche clinicamente come depressione e riduzione di volume della plica.


Le ialuronidasi di origine bovina sono risultate le più irritanti per il tessuto, con arrossamenti e gonfiore, mentre la ialuronidasi ottenuta con tecnologia ricombinante non ha provocato alcuna irritazione.


Il commento che possiamo fare a questo lavoro è che, una volta di più, si dimostra che il medico che utilizza filler di acido ialuronico deve saper maneggiare non solo quelli, ma anche la ialuronidasi nei modi e nelle dosi necessari ad una rimozione del gel di ialuronico. Si conferma che esistono diversi tipi di ialuronidasi sul mercato e che il loro dosaggio è in unità internazionali, ma che, data la variegata derivazione di questi prodotti, le unità devono essere riferite al singolo prodotto e non sono sostanzialmente interscambiabili.


Dato il gran numero di ialuronici sul mercato e la variabilità stessa fra le diverse ialuronidasi è necessario avere un approccio progressivo e conservativo in caso di noduli da ipercorrezione, in modo da evitare l’aumento della reattività locale (vedi l’aumento degli eosinofili) ed il rischio di eccessiva rimozione di acido ialuronico. Nei casi di necessità di utilizzare grandi dosi in un pericolo acuto (compromissioni vascolari) i rischi potenziali di allergia e depressione cutanea devono passare in secondo piano.


Nella mia esperienza tendo sempre ad associare una terapia sistemica con steroidi dopo infiltrazioni superiori alle 300UI di ialuronidasi.


Autore del contributo di commento:

Giovanni Salti - Membro del Comitato Scientifico Agorà 

 

 ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE

OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO


Dermatol Surg.

2018 Nov;44 Suppl 1:S42-S50.

doi: 10.1097/DSS.0000000000001562.


Durability, Behavior and Tolerability of 5 Hyaluronidase Products

Casabona GMarchese PBMontes JRHornfeldt CS.


BACKGROUND:

Hyaluronic acid (HA) dermal fillers are commonly used in cosmetic dermatology. Due to differences in their physical characteristics, HA fillers demonstrate different sensitivity to degradation by hyaluronidase (Hase) because of HA concentration and differences in cross-linking. Similarly, there are differences in the activity of Hase products depending on source and concentration.


OBKECTIVE:

The primary objective was to demonstrate the differences in potency and activity of 5 Hase products when used to degrade 5 different HA products using a human in vivo model.


MATERIALS AND METHODS:

The study subject was a healthy, consenting adult woman scheduled to undergo abdominoplasty. Skin to be excised was injected with 0.1 to 0.2 mL of each filler (10 injections each) leaving a visible lump. Immediately afterward, the HA lumps were injected with 4 IU of each Hase product every 2 minutes until the HA lumps were no longer visible or palpable. This procedure was repeated after 30 days. Injected tissues were excised after abdominoplasty for histological analysis.


RESULTS:

The 5 Hase products displayed a wide range of doses and times required to completely degrade the 5 HA products ranging from <2 to >16 minutes.


CONCLUSION:

Cosmetic practitioners should familiarize themselves with differences in HA and Hase products.


 

ARTICOLO ORIGINALE IN VERSIONE INTEGRALE

Questo contenuto appartiene alla categoria riservata ai Soci Agorà:

clicca su "Punto di accesso sezione riservata ai soci" per prendere visione dell'articolo in versione integrale.


Non sei ancora socio?

Clicca sull'immagine per prendere visione dei servizi associativi ed entrare a far parte della Società Scientifica Agorà


bottom of page