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MICRONIZZAZIONE MECCANICA DEI LIPOASPIRATI: TECNICHE DI FRAMMENTAZIONE ED EMULSIFICAZIONE


MICRONIZZAZIONE MECCANICA DEI LIPOASPIRATI: TECNICHE DI FRAMMENTAZIONE ED EMULSIFICAZIONE


L’innesto di grasso oltre all’effetto riempitivo, possiede un alto potenziale rigenerativo legato alla capacità di trasformare i tessuti patologici, da fibrotici, cicatriziali, e con scarsa attività staminale, in tessuti ben vascolarizzati e dotati di alta capacità riparativa. Tutto questo sembra dovuto alla presenza di cellule staminali all’interno del grasso.


La centrifugazione è il metodo più comune per purificare il lipoaspirato prima del suo trasferimento. Non solo viene separata la componente acquosa da quella oleosa, ma si ottiene la rottura degli adipociti superficiali. Esistono altri metodi meccanici che provocano la rottura degli adipociti, senza per altro danneggiare le cellule stromali adiposo-derivate. Lo studio condotto dal gruppo giapponese che fa capo a Kotaro Yoshimura, uno dei massimi esperti in materia, prende appunto in considerazione altre tecniche meccaniche per ottenere la condensazione e la micronizzazione del lipoaspirato, quali la frammentazione, ottenuta sminuzzando gli adipociti in piccolissime particelle con apposita lama e centrifugando il tutto a 3.000 giri, e la emulsificazione, ottenuta trasferendo il grasso tra due siringhe per 30 volte.


Il lavoro si propone di esaminare il prodotto ultimo dopo l’applicazione di queste tecniche ai fini di una corretta applicazione clinica.


I risultati istologici e della microscopia elettronica hanno mostrato che sia il grasso derivante dalla frammentazione meccanica che quello emulsificato contengo adipociti e capillari frammentati. Ma mentre il grasso frammentato ha un numero di cellule stromali adiposo-derivate ed endoteliali maggiore di quelle emulsificate, la frazione vascolo-stromale risulta molto più danneggiata nel grasso emulsificato, rispetto a quello frammentato. È probabile che la frammentazione dei tessuti è effettuata con la lama tagliente sia più conservativa rispetto alla tecnica della emulsificazione.


Il trapianto di grasso è utile non solo per il ripristino del volume, ma anche e soprattutto per la rigenerazione tissutale. È noto che la frazione vascolo-stromale è considerata di fondamentale importanza per la rigenerazione.


In questo studio si sono volute mettere a confronto le tecniche di frammentazione e di emulsificazione che distruggono deliberatamente gli adipociti. Si è visto che la frazione vascolo-stromale risultava maggiormente danneggiata nel grasso emulsificato, meno in quello frammentato.


In conclusione, i risultati dello studio dimostrano che la frammentazione dei tessuti è meno traumatica per le cellule stromali adiposo-derivate rispetto alla emulsificazione. Inoltre il prodotto finale può essere utilizzato per il ripristino volumetrico oltre che per la rigenerazione in alcune situazioni patologiche quali gli esiti di trattamento radiante, fibrosi od ischemia.



Autore del contributo di commento:

Riccardo Mazzola - Membro del Comitato Scientifico Agorà 

 

 ABSTRACT ARTICOLO ORIGINALE

OGGETTO DEL CONTRIBUTO DI COMMENTO


Plastic & Reconstructive Surgery:

January 2017 - Volume 139 - Issue 1 - p 79–90

doi: 10.1097/PRS.0000000000002920

Experimental: Original Articles


Mechanical Micronization of Lipospirates: Squeeze and Emulsification Techniques  

Mashiko, Takanobu M.D.; Wu, Szu-Hsien M.D.; Feng, Jingwei M.D.; Kanayama, Koji M.D.; Kinoshita, Kaori M.D.; Sunaga, Ataru M.D.; Narushima, Mitsunaga M.D.; Yoshimura, Kotaro M.D.



BACKGROUND: Condensation of grafted fat has been considered a key for achieving better outcomes after fat grafting. The authors investigated the therapeutic potential of two mechanical tissue micronizing procedures: squeeze and emulsification.



METHODS: Human aspirated fat was centrifuged (centrifuged fat) and fragmented with an automated slicer (squeezed fat). Alternatively, centrifuged fat was emulsified by repeated transfer between two syringes through a small-hole connecter and then separated by mesh filtration into two portions: residual tissue of emulsified fat and filtrated fluid of emulsified fat. The four products were examined for cellular components.



RESULTS: Histologic and electron microscopic analyses revealed that squeezed fat and residual tissue of emulsified fat contained broken adipocytes and fragmented capillaries. Compared with centrifuged fat, the squeezed fat and residual fat products exhibited increased specific gravity and increased numbers of adipose-derived stem/stromal cells and endothelial cells per volume, suggesting successful cell/tissue condensation in both squeezed fat and residual tissue of emulsified fat. Although cell number and viability in the stromal vascular fraction were well maintained in both squeezed fat and residual fat, stromal vascular fraction culture assay showed that adipose-derived stromal cells were relatively damaged in residual tissue of emulsified fat but not in squeezed fat. By contrast, no adipose-derived stromal cells were cultured from filtrated fluid of emulsified fat.



CONCLUSIONS: The authors' results demonstrated that mechanical micronization is easily conducted as a minimal manipulation procedure, which can condense the tissue by selectively removing adipocytes without damaging key components, such as adipose-derived stromal cells and endothelial cells. Depending on the extent of adipocyte removal, the product may be a useful therapeutic tool for efficient tissue volumization or therapeutic revitalization/fertilization.



CLINICAL QUESTION/LEVEL OF EVIDENCE: Therapeutic, V.

 

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